Perché quando si parla di violenza domestica l’attenzione cade sempre sulla vittima e mai sul carnefice.
Perché le istituzioni continuano a cercare gli strumenti idonei a difendere le donne dalle aggressioni ma nessuno si preoccupa di analizzare ed estirpare i meccanismi sociali che le innescano.
Le battaglie civili hanno raggiunto risultati importanti: una formale parità di diritti tra uomini e donne. Ma la legge da sola non basta: gli stereotipi, i ruoli imposti e i falsi miti hanno radici profonde. Da quelle radici arriva la discriminazione, anche sottile, ben celata, e nella discriminazione si insinua la violenza, in tutte le sue forme. Senza limiti geografici né economici.
È per questo che dobbiamo fronteggiare, non più tardi di ora, gli ostacoli culturali che inibiscono il cambiamento sociale e lavorare insieme, uomini e donne, per una nuova ed efficace rivoluzione. Servono modelli positivi, di collaborazione e rispetto, servono nuovi linguaggi ed è fondamentale incoraggiarne la visibilità.
Settenove affronterà la discriminazione e la violenza di genere attraverso tutti i generi letterari: dal saggio al romanzo al libro per ragazzi. E porrà un’attenzione particolare alla narrativa per l’infanzia, raccogliendo il meglio della letteratura infantile europea di stampo non sessista e il meglio delle “buone pratiche” per il superamento del gender gap, adottate dai Paesi che hanno fatto delle pari opportunità un baluardo dello sviluppo culturale della propria nazione.
Seguiteci!
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Condivido totalmente i vostri propositi e vi auguro di procedere a gonfie vele. Vi seguirò da vicino!
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Grazie, c’è ancora molta strada da percorrere. Apprezzo in particolare l’attenzione all’educazione delle nuove generazioni.